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lo Yogurt
Con latte delle nostre mucche

La produzione di un latte genuino, che presenta proprietà organolettiche sane e nutrienti, consente alla latteria Sociale Stallone di servire importanti aziende produttrici di yogurt.

Ogni giorno vengono consegnati alle aziende litri di latte fresco che viene poi rilavorato e immesso sui principali mercati della grande distribuzione sotto forma di yogurt. 
Il latte consegnato alle aziende per la produzione di yogurt viene prodotto esclusivamente nei territori circostanti la latteria, in un raggio di non oltre 2 km , e per questo può essere definito un “latte a km 0”. La scelta di far percorrere al latte il minor numero di km possibile presenta significativi vantaggi:

– garanzia di freschezza dell’alimento;
– prezzo contenuto, in seguito alla riduzione dei costi relativi al trasporto e alla distribuzione;
– minore impatto ambientale.

Lo sapevi che

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Secondo la legge italiana, può essere fregiato con la denominazione commerciale di yogurt soltanto il latte di vacca fermentato con Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus termophilus. Tali microrganismi devono essere vivi e vitali, cioè in grado di metabolizzare e moltiplicarsi, fino al momento del consumo.

Legge Italiana
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La densità cellulare, definita anch’essa per legge, deve essere uguale o superiore a 100.000.000 di cellule (unità formanti colonia) per millilitro. Tuttavia, ciò non toglie che prodotti ottenuti da latti diversi e/o da fermenti diversi (ad esempio i fermenti probiotici) possano risultare migliori da un punto di vista gastronomico o nutrizionale.

densità cellulare

La storia dello Yogurt

Le origini di questo alimento sono assai antiche ed incerte. La scoperta, probabilmente, fu casuale: il latte, se conservato in otri ricavati dalla pelle o dallo stomaco degli animali, poteva  entrare in contatto con particolari tipi di fermenti e, grazie all’azione del calore, tramutarsi naturalmente in yogurt.

L’etimologia del termine yogurt ha origini caucasiche, per questo si ritiene che siano state le popolazioni Turco-Altaiche o Uralo-Altaiche a diffonderlo.

In seguito agli intensi scambi commerciali e militari con le popolazioni che ne facevano uso, lo yogurt si diffuse in Occidente fra fenici, greci, egizi e romani. L’opera di diffusione continuò, al contempo, in Oriente: la presenza dello yogurt tra le ricette dei primi libri arabi di cucina e all’interno delle novelle de Le mille e una notte dimostra la sua diffusione fra i popoli della penisola arabica. Lo yogurt incontrò un eccezionale successo anche in India, ove tutt’oggi costituisce uno dei principali alimenti della dieta locale.

Circondato dalla fama di panacea, di rimedio per l’insonnia e la tubercolosi, nonché di ausilio per la rigenerazione del sangue, lo yogurt non era mai stato analizzato dal punto di vista scientifico. Così Ilya Ilyich Mechnikov, microbiologo russo, incuriosito dalla longevità delle popolazioni bulgare che facevano grande uso di yogurt, fu il primo a studiarlo in laboratorio. Egli riuscì ad isolare il Lactobacillus bulgaricus, uno degli organismi responsabili della fermentazione del latte. Credendo che questo lattobacillo fosse essenziale per la buona salute, riuscì a convincere l’imprenditore Isaac Carasso a sviluppare tecnologie industriali per la produzione dello yogurt.

Nel 1919 Carasso realizzò il primo stabilimento commerciale per la produzione di yogurt a Barcellona, chiamando la sua impresa Danone, nome che porta ancor oggi.

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